Dismorfie e Dismetrie degli Arti
Il dismorfismo è un’alterazione morfologica permanente a carico dello scheletro. Le dismorfie possono interessare una sola parte del corpo dismorfie asimmetriche o entrambe le parti del corpo, dismorfie simmetriche.
Tra queste rientrano i difetti di forma e di lunghezza degli arti.
Chi è basso di statura?
Nella specie umana è presente un’ampia variabilità di statura, con oscillazioni dai 135 ai 200 centimetri senza rientrare in alcuna patologia (± 20% rispetto allo standard maschile di 165 cm a livello mondiale). Le persone che presentano un’altezza che rientra in questo range si dividono poi in vari gruppi: statura piccola (da 135 a 159,9 cm); statura sotto la media (da 160 a 164,9 cm); statura sopra la media (da 165 a 169,9 cm); statura grande (da 170 a 199,9 cm).
Considerate le enormi differenze staturali che separano le varie etnie e popolazioni, pigmei e vatussi per esempio, è necessario utilizzare degli standard specifici per ogni singola popolazione. In Italia l’altezza media é di 177 cm per i maschi e di 166 cm per le femmine. In paesi nord europei come Danimarca e Olanda la media sale a 183 per i maschi e 169 per le femmine mentre il sud d’Europa mantiene dei valori più simili ai nostri.
Nei grafici qua sotto si vede che tali limiti per una donna di 19 anni sono, rispettivamente, 151 e 173 cm, mentre per un maschio di pari età salgono a 162 e 186 cm.
Al di sopra del 97° percentile si parla di alta statura (iperstaturismo), mentre al di sotto del 3° si parla di bassa statura (ipostaturismo).
Quindi, un maschio in etá adulta é considerato basso se di altezza inferiore ai 162 cm, alto se di altezza superiore ai 186 cm mentre una donna è considerata bassa se di altezza inferiore ai 151 cm è considerata alta se di altezza superiore ai 173 cm.
Questi valori tendono a crescere nel tempo con il fenomeno dell’aumento della statura media.
Classicamente, stature inferiori ai 135 centimetri rientrano nello spettro del nanismo con le sue varianti, mentre stature superiori ai due metri sono definite come gigantismo.
Quando é il caso di richiedere un intervento di allungamento degli arti?
L’allungamento degli arti viene effettuato di routine su pazienti affetti da nanismo, se questi lo ritengono necessario per svolgere le normali attività quotidiane ma l’indicazione é estendibile a pazienti affetti da bassa statura ideopatica o per motivi estetici.
Per maggiori informazioni sull’allungamento degli arti cliccate qua.
Cosa sono le dismorfie (forma alterata) e le dismetrie (deficit di lunghezza) degli arti?
Il dismorfismo è un’alterazione permanente di forma a carico dello scheletro. Le dismorfie possono interessare una sola parte del corpo dismorfie asimmetriche o entrambe le parti del corpo, dismorfie simmetriche. Se si tratta di un difetto di lunghezza degli arti si parla, invece, di dismetrie.
Che cosa sono le dismorfie?
Sono delle alterazioni di forma che portano ad avere un allineamento non fisiologico. Possono essere monolaterali o bilaterali. Queste sono meglio conosciute come deformità ossee e trattate come tali.
Cosa sono le dismetrie?
Sono delle alterazioni di lunghezza degli arti. Le dismetrie possono essere dovute a una malformazione presente dalla nascita, dismetrie congenite, o dovute a una patologia o a un trauma pervenuto durante la vita, dismetrie acquisite. Le dismetrie possono essere presenti sia agli arti superiori che a quelli inferiori. Quelle degli arti superiori sono spesso ben tollerate, se di grado lieve, e non richiedono correzioni chirurgiche nella gran parte dei casi. Le dismetrie degli arti inferiori sono invece meno tollerate e più spesso richiedono una correzione chirurgica. Le dismorfie monolaterali, asimmetriche, di più di 2-2,5 cm possono necessitare di un intervento di correzione. Le dismorfie bilaterali, simmetriche, sono meno comuni e non necessitano di un trattamento, tranne in casi particolari, quali il nanismo o la bassa statura ideopatica. Questo intervento è anche spesso effettuato per fini estetici per aumentare la statura. Chi ha bisogno di tali interventi? Alcune forme di dismorfirsmo necessitano di correzione chirurgica, soprattutto quelle asimmetriche, per dimorfismi di un certo grado e quando sintomatici. Nelle forme bilaterali la correzione chirurgica è indicata nei casi di nanismo e di bassa statura sintomatica. Per i casi di chirurgia estetica è necessario rassicurarsi prima che non si tratti di una forma di dismorfia psichica prima di cominciare il trattamento. ” onload=”closed”]
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